Il caso dell’omicidio di Garlasco ha appena preso una svolta scioccante che potrebbe riscrivere completamente la storia di uno dei crimini più famosi e controversi d’Italia. La Procura di Pavia ha rivelato che è stato trovato un profilo genetico maschile sotto le unghie di Chiara Poggi, che corrisponde a quello di Andrea Sempio, un uomo che era già stato collegato al delitto. Secondo gli esperti, la probabilità che il DNA appartenga a Sempio è da 476 a oltre 2000 volte superiore rispetto alla possibilità che appartenga a un individuo sconosciuto, una scoperta che ha scosso le fondamenta dell’indagine e riaperto il caso in modo drammatico.
Tuttavia, questa svolta arriva con un grave ostacolo: parte delle prove cruciali sono andate smarrite, sollevando dubbi sull’intera vicenda. Alcuni dei campioni genetici originali, insieme ad altri reperti fondamentali per il caso, sono stati persi o danneggiati, complicando la ricostruzione degli eventi che hanno portato alla morte di Chiara Poggi. Questo ha creato notevoli difficoltà per gli investigatori, che ora si trovano a dover affrontare un grave limite nelle loro possibilità di confermare definitivamente i risultati ottenuti.
La difesa di Sempio ha immediatamente messo in discussione la validità delle nuove prove, sostenendo che le tracce di DNA siano troppo minime per essere ritenute definitive. Durante le recenti indagini, sono stati prelevati nuovi campioni da materiali trovati nella casa della vittima, ma non tutti questi nuovi reperti hanno resistito al riesame. Alcune prove, che un tempo erano state considerate decisive, sono state ora escluse dal caso o ritenute inutilizzabili.
Nonostante queste difficoltà, la Procura ha dichiarato di voler proseguire con l’analisi dei dati, utilizzando tecnologie avanzate per rielaborare le prove rimaste. Il caso è giunto a un punto cruciale: se le tracce di DNA trovate sotto le unghie di Chiara Poggi dovessero essere confermate come appartenenti ad Andrea Sempio, questa potrebbe essere la prova definitiva, portando a una possibile condanna. Tuttavia, le obiezioni della difesa e la mancanza di prove originali e inconfutabili sollevano ancora numerosi interrogativi.
Questa rivelazione ha riacceso l’interesse pubblico su un caso che ha tormentato l’Italia per oltre un decennio, e la comunità è in attesa di capire quale direzione prenderà l’indagine. La possibilità di un cambiamento radicale nel caso è concreta, ma la lotta per la giustizia è tutt’altro che conclusa. La sorte di Sempio è ora appesa a un filo, e la domanda resta: sarà finalmente svelata la verità o questa nuova svolta porterà solo a un ulteriore mistero irrisolto riguardo alla morte di Chiara Poggi?
Gli occhi dell’Italia e del mondo sono puntati su questo caso, in attesa di scoprire quale sarà la prossima mossa in una saga di crimine vero che ha affascinato il pubblico per anni. Le prove DNA potrebbero rappresentare l’ultimo pezzo mancante del puzzle, ma se saranno sufficienti a portare alla verità o se condurranno a un altro capitolo di incertezze, solo il tempo potrà dirlo.
