**GEMELLINE SCHEPP: NUOVE SPERANZE NEL CASO DELLE DUE BAMBINE SCOMPARSE**

Un’inaspettata lettera ha riacceso la speranza nel cuore di chi ha seguito il drammatico caso delle gemelline Alessia e Livia Schepp, svanite nel nulla nel febbraio 2011. Oggi, 3 luglio 2025, la redazione di “Chi l’ha visto?” ha ricevuto un messaggio anonimo che potrebbe cambiare tutto. La missiva, proveniente da Bari, afferma che le bambine, oggi adolescenti, sarebbero vive in Canada, precisamente a Ottawa.

Il mittente, un ex membro di una tipografia clandestina, racconta di un sistema di traffico di documenti falsi, rivelando che Alessia e Livia sarebbero state portate all’estero con passaporti falsi, utilizzando una compagnia marittima privata. Queste affermazioni, che sembrano uscite da un romanzo di spionaggio, hanno immediatamente scosso le autorità e riattivato le indagini, sia in Puglia che in Canada.

Le ricerche non si limitano a confermare l’esistenza della tipografia, ma si estendono anche a indagare su possibili avvistamenti delle gemelline. Un disegno inquietante realizzato da una ragazza canadese di 16 anni, che ritrae due bambine identiche, ha attirato l’attenzione di psicologi e investigatori. Le parole “Non siamo chi credete che siamo” scritte sotto l’immagine hanno sollevato interrogativi inquietanti.

Nel frattempo, Irina Lucidi, madre delle gemelline, continua la sua instancabile ricerca, rinnovando ogni anno la speranza di riabbracciare le sue figlie. La comunità si mobilita: le domande si moltiplicano e le voci si alzano. È possibile che questa nuova pista canadese possa condurre a una verità tanto attesa? O è solo l’ennesima illusione?

La verità su Alessia e Livia è una questione che riguarda tutti noi. Non possiamo rimanere in silenzio. La ricerca della verità è un dovere collettivo. Chiunque abbia informazioni è invitato a farsi avanti. La speranza è viva e la lotta per la giustizia continua.